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sábado, 8 de julho de 2023

El Imbarco dei Sogni: L' Epopea dei Migranti Véneti

 



Sulle acque ribeli del ocean, un canto mi susurra all'orecchio, 
Storie di emigranti, avventure di vita tra le onde e il cielo. 
Navigavano, i coraggiosi veneti, verso l'ignoto, 
Portando speranze, sogni e il cuore colmo di voto.

Ma non tutto era sereno, la sorte avversa agiva, 
Malattie e pestilenze infestavano la nave, sospira. 
Le epidemie impavide danzavano tra i passeggeri, 
Mietendo vite, spegnendo sorrisi, come tristi corrieri.

La triste traversata, con destino ignoto davanti, 
La terra lontana, promessa di un nuovo incanto, 
Ma la morte aleggiava, invisibile e implacabile, 
Rubi sogni e speranze, lacrime solcando il volto amabile.

Le famiglie si stringevano, nel cuore angosce vive, 
Guardavano i propri figli, fragili esseri che la peste stride. 
Non potevano sbarcare, il Rio de Janeiro era vietato, 
La colera si diffondeva, maledetta, implacabile fiato.

Il mare riportava gli emigranti, come un crudele boomerang, 
Ritorno alla patria, a braccia vuote e il cuore in frangenti. 
Le famiglie disperate, le speranze infrante come cristalli, 
Il destino aveva scherzato, crudele, tra mille strilli.

Eppure, in mezzo alle lacrime e al dolore, 
Resilienza e coraggio brillavano, un focolare di valore. 
Gli emigranti, nonostante tutto, non si arrendevano, 
Nel cuore la fiamma viva, l'amore e la fede che conservavano.

Ora, ricordiamo quelle anime forti e coraggiose, 
Che affrontarono le tempeste e le malattie paurose. 
Il loro sacrificio, la loro lotta contro l'ignoto, 
Rimangono nella storia, tesori preziosi e mai dimenticati.

Quei velieri di dolore, tra le onde dell'oceano infinito, 
Portavano sogni spezzati e speranze di un mondo fiorito. 
Nel ricordo di quegli emigranti, noi perpetuiamo la loro storia, 
E rendiamo omaggio alla loro forza, alla loro memoria.

Sulle acque ribeli del tempo, le loro voci risuonano, 
Attraversando i secoli, come un eterno perdurare. 
Le epidemie, le malattie e la morte non possono cancellare, l'eredità di quegli emigranti, la loro volontà di lottare.

Così, nel dialetto véneto, voglio cantare, 
Le tribolazioni dei nostri antenati, l'ardua traversata del mare. 
Ricordiamoli con amore, come stelle che brillano nel cielo, 
Emigranti coraggiosi, nel cuore custoditi, per sempre fedeli.


de Gigi Scarsea
erechim rs