sábado, 10 de março de 2018

Venezia e l´Islam 828-1797 - Mille anni di storia cronologia




622. Ha inizio l’era musulmana con l’egira (spostamento, migrazione) del profeta Maometto da Mecca a Yathrib (Medina). Il profeta vi morirà dieci anni dopo e l’espansione a occidente (in Europa), a oriente (ai confini dell’India), oltre che sul bacino del Mediterraneo, sarà rapidissima, comprendendo ben presto (638) anche la Terra Santa.

697. Venezia, avamposto dell’impero bizantino, nomina il suo primo Doge, Paoluccio Anafesto.

827. Sbarco dei Musulmani a Mazara (Sicilia): la dominazione dell’isola durerà dal 902 al 1060.

828/829. Appropriazione da parte dei veneziani delle presunte reliquie di San Marco trafugate ad Alessandria d’Egitto. Costruzione di un primo palazzo ducale e della cappella di San Marco. Venezia estende la propria influenza sulla Dalmazia. IX-X secolo. La flotta veneziana combatte i corsari saraceni nell’Adriatico. Primi trattati tra sovrani musulmani dell’Africa del Nord, Siria, Egitto e la Serenissima.

1063-1094. Costruzione della terza basilica di San Marco (l’attuale) con l’impiego di maestranze bizantine

1082. Crisobolla (bolla d’oro) dell’imperatore bizantino che concede a Venezia privilegi commerciali sulle rotte d’oriente.

1099. Prima crociata: presa di Gerusalemme.

1104. A Venezia, inizio della costruzione dell’Arsenale. I veneziani installano fondaci a Gerusalemme, Alessandria, Acri, Beirut, Aleppo, Damasco, Tabriz. Sviluppo dell’arte vetraria a Venezia.

1171-1260. Salah al-Din Ayyub (Saladino) mette fine al califfato fatimide in Egitto. Dal 1174 regno degli Ayyubidi sul Vicino Oriente arabo.

1187. Il Saladino riconquista Gerusalemme. 1204. Quarta crociata e sacco di Costantinopoli. La celebre quadriga in bronzo viene installata sulla facciata della Basilica di San Marco.

1207-1231. Trattati commerciali tra Venezia e il sultanato di Aleppo e i regni di Tunisia, Tripolitania, Cabilia (Algeria); colonie veneziane ad Alessandria.

1250. Fondazione della dinastia mamelucca che estende la sua autorità sull’Egitto e sulla Siria.

1261. Riconquista di Costantinopoli da parte di Michele Paleologo e cacciata dei veneziani.

1280-1324. Il sultano Osmân I fonda la dinastia ottomana. 1291. I Mamelucchi cacciano gli ultimi crociati (e i veneziani) da Acri.

1326-1344. Embargo del pontefice sul commercio con l’Egitto. Metà del XIV secolo. Apertura progressiva delle linee di navigazione delle galere verso l’Oriente (Alessandria e Beirut).

1347-1348. Carestia e peste nera. 1388. Trattato commerciale tra Venezia e i Turchi.

1346-1371. I Turchi si insediano in Europa (Tracia) e fondano la loro nuova capitale a Edirne (Adrianopoli).

1375. Consoli veneziani ad Alessandria, al Cairo, a Damasco e a Beirut.

1402. Sconfitta ottomana ad opera di Tamerlano. 1404. Venezia si espande verso la Terraferma. 1409. Venezia conquista la Dalmazia.

1442. Trattati commerciali tra Venezia e il sultano Mamelucco.

1421-1444. Mûrad II ristabilisce lo Stato ottomano, annette la Serbia, conquista la Morea e arricchisce la capitale.

1444-1481. Regno di Maometto II il Conquistatore.

1453. Presa di Costantinopoli e fine dell’Impero Bizantino. Nel ’58 il sultano stabilisce la propria capitale nella città conquistata che diventa Istanbul.

1460-1479. Gli ottomani conquistano le rive del mar Nero e le isole dell’Egeo.

1471. Il veneziano Caterino Zen ambasciatore in Persia per un’alleanza antiturca.

1473. Venezia inizia il secondo ampliamento dell’Arsenale (Arsenale nuovissimo). Prospera il commercio in particolare con Alessandria.

1479. Il pittore veneziano Gentile Bellini è inviato a Istanbul per ritrarre Maometto II.

1482. Nuovi trattati tra Venezia e i Turchi.

1485-1491. Guerra tra i mamelucchi e gli ottomani.

1489. Cipro diventa veneziana.

1499. Artisti veneti tra cui Cima da Conegliano e Giovanni Mansueti dipingono scene della vita di San Marco ad Alessandria per la chiesa dei Crociferi e la Scuola Grande di San Marco

1499-1502. I veneziani perdono possedimenti greci (Methoni).

1501. Avvicendamento della dinastia Safavide in Persia (Shah Ismâ’îl I (1501-1524). 1507. Trattato commerciale tra Venezia e il sultano d’Egitto.

1508. Lega di Cambrai (il Papa Giulio II, il re di Francia Luigi XII, l'imperatore Massimiliano I d’Austria e il re Ferdinando II d'Aragona) contro Venezia.

1509. Disfatta veneziana a Agnadello e perdita della Terraferma.

1516. Vittoria degli Ottomani sui Mamelucchi; occupazione di Siria, Palestina, Egitto.

1538. Battaglia navale di Prevesa. Supremazia turca sul mare. 1520-1566. Regno di Solimano il Legislatore (Solimano il Magnifico).

1534. Occupazione ottomana di Bagdad, il mondo arabo passa sotto la dominazione ottomana. Metà del XVI secolo. Gli Ottomani controllano tutte le rotte carovaniere in Oriente; i mercanti veneziani continuano a frequentare assiduamente Alessandria.

1566. Morte di Solimano, apogeo dell’impero ottomano che si estende dall’Austria al golfo persico. 1570. Conquista ottomana di Cipro.

1571. Battaglia di Lepanto (7 ottobre) ; sconfitta ottomana.

1575-1577. Grande peste a Venezia e voto di erigere la chiesa del Redentore. Fine del XVI secolo. Prospero Bonarelli scrive Solimano, dramma storico.

1593-1606. Guerra ottomana contro gli Asburgo.

1603. Il sovrano safavide Shah ‘Abbas I di Persia manda a Venezia un emissario per discutere del comune problema degli Ottomani.

1621. La Repubblica di Venezia assegna ai Turchi il Fondaco nel palazzo veneto-bizantino sul Canal Grande già appartenuto alla famiglia Pesaro.

1630-1631. Ultima epidemia di peste a Venezia, seguita dalla costruzione della chiesa della Salute. 1645-1669. Guerra di Creta, pace siglata a Candia.

1683-1699. La guerra della Lega Santa contro l’Impero ottomano provoca l’arretramento turco. 1694. Francesco Morosini Peloponnesiaco riconquista la Morea.

1714-1718. Nuova guerra Venezia/Impero ottomano- perdita della Morea. Pace di Passarowitz (1718).

1797. Fine della Repubblica Veneziana. Enezia e LMille anni di storia

_________________________________________________________________________________

622. Ha inizio l’era musulmana con l’egira (spostamento, migrazione) del profeta Maometto da Mecca a Yathrib (Medina). Il profeta vi morirà dieci anni dopo e l’espansione a occidente (in Europa), a oriente (ai confini dell’India), oltre che sul bacino del Mediterraneo, sarà rapidissima, comprendendo ben presto (638) anche la Terra Santa.

697. Venezia, avamposto dell’impero bizantino, nomina il suo primo Doge, Paoluccio Anafesto. 827. Sbarco dei Musulmani a Mazara (Sicilia): la dominazione dell’isola durerà dal 902 al 1060.

828/829. Appropriazione da parte dei veneziani delle presunte reliquie di San Marco trafugate ad Alessandria d’Egitto. Costruzione di un primo palazzo ducale e della cappella di San Marco. Venezia estende la propria influenza sulla Dalmazia. IX-X secolo. La flotta veneziana combatte i corsari saraceni nell’Adriatico. Primi trattati tra sovrani musulmani dell’Africa del Nord, Siria, Egitto e la Serenissima.

1063-1094. Costruzione della terza basilica di San Marco (l’attuale) con l’impiego di maestranze bizantine

1082. Crisobolla (bolla d’oro) dell’imperatore bizantino che concede a Venezia privilegi commerciali sulle rotte d’oriente. 1099. Prima crociata: presa di Gerusalemme.

1104. A Venezia, inizio della costruzione dell’Arsenale. I veneziani installano fondaci a Gerusalemme, Alessandria, Acri, Beirut, Aleppo, Damasco, Tabriz. Sviluppo dell’arte vetraria a Venezia.

1171-1260. Salah al-Din Ayyub (Saladino) mette fine al califfato fatimide in Egitto. Dal 1174 regno degli Ayyubidi sul Vicino Oriente arabo.

1187. Il Saladino riconquista Gerusalemme.

1204. Quarta crociata e sacco di Costantinopoli. La celebre quadriga in bronzo viene installata sulla facciata della Basilica di San Marco.

1207-1231. Trattati commerciali tra Venezia e il sultanato di Aleppo e i regni di Tunisia, Tripolitania, Cabilia (Algeria); colonie veneziane ad Alessandria.

1250. Fondazione della dinastia mamelucca che estende la sua autorità sull’Egitto e sulla Siria.

1261. Riconquista di Costantinopoli da parte di Michele Paleologo e cacciata dei veneziani.

1280-1324. Il sultano Osmân I fonda la dinastia ottomana.

1291. I Mamelucchi cacciano gli ultimi crociati (e i veneziani) da Acri.

1326-1344. Embargo del pontefice sul commercio con l’Egitto. Metà del XIV secolo. Apertura progressiva delle linee di navigazione delle galere verso l’Oriente (Alessandria e Beirut). 1347-1348. Carestia e peste nera.

1388. Trattato commerciale tra Venezia e i Turchi.

1346-1371. I Turchi si insediano in Europa (Tracia) e fondano la loro nuova capitale a Edirne (Adrianopoli). 1375. Consoli veneziani ad Alessandria, al Cairo, a Damasco e a Beirut.

1402. Sconfitta ottomana ad opera di Tamerlano.

1404. Venezia si espande verso la Terraferma.

1409. Venezia conquista la Dalmazia.

1442. Trattati commerciali tra Venezia e il sultano Mamelucco.

1421-1444. Mûrad II ristabilisce lo Stato ottomano, annette la Serbia, conquista la Morea e arricchisce la capitale.

1444-1481. Regno di Maometto II il Conquistatore.

1453. Presa di Costantinopoli e fine dell’Impero Bizantino. Nel ’58 il sultano stabilisce la propria capitale nella città conquistata che diventa Istanbul.

1460-1479. Gli ottomani conquistano le rive del mar Nero e le isole dell’Egeo.

1471. Il veneziano Caterino Zen ambasciatore in Persia per un’alleanza antiturca.

1473. Venezia inizia il secondo ampliamento dell’Arsenale (Arsenale nuovissimo). Prospera il commercio in particolare con Alessandria.
1479. Il pittore veneziano Gentile Bellini è inviato a Istanbul per ritrarre Maometto II.

1482. Nuovi trattati tra Venezia e i Turchi.

1485-1491. Guerra tra i mamelucchi e gli ottomani. 1489. Cipro diventa veneziana.

1499. Artisti veneti tra cui Cima da Conegliano e Giovanni Mansueti dipingono scene della vita di San Marco ad Alessandria per la chiesa dei Crociferi e la Scuola Grande di San Marco

1499-1502. I veneziani perdono possedimenti greci (Methoni).

1501. Avvicendamento della dinastia Safavide in Persia (Shah Ismâ’îl I (1501-1524).

1507. Trattato commerciale tra Venezia e il sultano d’Egitto.

1508. Lega di Cambrai (il Papa Giulio II, il re di Francia Luigi XII, l'imperatore Massimiliano I d’Austria e il re Ferdinando II d'Aragona) contro Venezia.

1509. Disfatta veneziana a Agnadello e perdita della Terraferma. 1516. Vittoria degli Ottomani sui Mamelucchi; occupazione di Siria, Palestina, Egitto.

1534. Occupazione ottomana di Bagdad, il mondo arabo passa sotto la dominazione ottomana. Metà del XVI secolo. Gli Ottomani controllano tutte le rotte carovaniere in Oriente; i mercanti veneziani continuano a frequentare assiduamente Alessandria.

1538. Battaglia navale di Prevesa. Supremazia turca sul mare. 1520-1566. Regno di Solimano il Legislatore (Solimano il Magnifico).

1566. Morte di Solimano, apogeo dell’impero ottomano che si estende dall’Austria al golfo persico.

1570. Conquista ottomana di Cipro.

1571. Battaglia di Lepanto (7 ottobre) ; sconfitta ottomana.

1575-1577. Grande peste a Venezia e voto di erigere la chiesa del Redentore. Fine del XVI secolo. Prospero Bonarelli scrive Solimano, dramma storico.

1593-1606. Guerra ottomana contro gli Asburgo. 1603. Il sovrano safavide Shah ‘Abbas I di Persia manda a Venezia un emissario per discutere del comune problema degli Ottomani.

1621. La Repubblica di Venezia assegna ai Turchi il Fondaco nel palazzo veneto-bizantino sul Canal Grande già appartenuto alla famiglia Pesaro.

1630-1631. Ultima epidemia di peste a Venezia, seguita dalla costruzione della chiesa della Salute.

1645-1669. Guerra di Creta, pace siglata a Candia.

1683-1699. La guerra della Lega Santa contro l’Impero ottomano provoca l’arretramento turco.

1694. Francesco Morosini Peloponnesiaco riconquista la Morea.

1714-1718. Nuova guerra Venezia/Impero ottomano- perdita della Morea. Pace di Passarowitz (1718).

1797. Fine della Repubblica Veneziana.


Dr. Luiz Carlos B. Piazzetta
Erechim RS

La Peste Nera a Venezia nel XVI secolo - A Peste Negra em Veneza no século XVI




Nel XVI secolo, se dal punto di vista politico la città di Venezia stava perdendo il suo ruolo centrale, dal punto di vista demografico era in continua espansione: coi suoi 175.000 abitanti, era una delle città più popolose del mondo. Dal punto di vista culturale era una delle capitali europee, dove pittori, scultori, architetti e letterati rispondevano al nome di Tiziano, Tintoretto, Veronese, i Bassano, Palladio, Sansovino, Pietro Aretino, Galileo Galilei. La vivacità culturale era resa possibile da una notevole libertà di pensiero, che faceva sì che molti intellettuali stranieri perseguitati trovassero nella Serenissima una seconda patria. Questo prima dell'infuriare del terribile morbo della peste. 



Nel triennio 1575-1577 la Serenissima fu scossa dal flagello della peste: favorito dall'altissima concentrazione di abitanti, il morbo serpeggiò a lungo e inflisse delle perdite gravissime, con una recrudescenza drammatica nei mesi estivi del secondo anno. Le vittime furono quasi 50.000, più di un terzo dei suoi abitanti. Il morbo si diffuse principalmente tra le classi povere, a causa di una più diffusa promiscuità e di un tenore di vita precario. All'inizio la gravità del fenomeno fu minimizzata, ma con l'imperversare della pestilenza il governo dovette adottare misure igienico-sanitarie molto restrittive: creò lazzaretti, fece seppellire i morti con la calce, sequestrò case o addirittura interi quartieri, disciplinò i contatti con l'esterno, riuscendo a mantenere in vita le istituzioni. Durante la pestilenza si aggiravano per le calli di Venezia due figure particolari, che avevano a che fare con la malattia: il medico e il pizzicamorti. Il medico era esposto fortemente al rischio del contagio e doveva prendere molte precauzioni: era coperto di una veste nera, probabilmente di tela cerata, ben profumata di bacche di ginepro. 








Il pizzicamorti era invece il becchino, anche lui protetto da una casacca di tela incatramata e spessi guanti, cui spettava l'ingrato compito di trasportare i cadaveri degli appestati e bruciarli. Portava guanti e una maschera che copriva il viso e i capelli con un caratteristico naso adunco che conteneva aromatici antidoti, avvertiva della sua presenza facendo tinnire i campanelli di bronzo che portava alle caviglie. Il Senato, il 4 settembre 1576, deliberò che il Doge dovesse pronunciare il voto di erigere una chiesa dedicata al Redentore, affinché lo stesso intercedesse per far finire la pestilenza. Ogni anno la città si sarebbe impegnata a rendere onore alla basilica, il giorno in cui fosse pubblicamente dichiarata libera dal contagio, a perpetuo ricordo del beneficio ottenuto. Il 3 maggio 1577, a peste non ancora ufficialmente debellata, fu posta la prima pietra e il tempio votivo, opera di Palladio, fu consacrato nel 1592 (12 anni dopo la morte del celebre architetto). La facciata è caratterizzata da quattro gigantesche colonne che reggono un grande timpano triangolare e sembra essere su tre piani sovrapposti. L'interno è nello stesso tempo solenne e semplice, con pianta a croce latina.
Il 13 luglio 1577 la pestilenza fu dichiarata definitivamente debellata, e si decise, dunque, di festeggiare la liberazione dalla peste la terza domenica del mese di luglio. All'aspetto religioso della celebrazione si affiancò subito l'aspetto di festa popolare, momento liberatorio dopo tanta tristezza. Per attraversare il Canale della Giudecca e per consentire il transito della processione, già nel primo anno fu allestito un imponente ponte di barche, elemento caratterizzante della festività. Attorno al ponte e al tempio votivo il vociare di gente festante e gioiosa, a piedi o in barche riccamente addobbate, conferiva alla festa anche un aspetto profano, dove alla devozione popolare si accompagnavano piacere e divertimento. Era una notte di veglia, la "notte famosissima", che si concludeva solo con l'arrivo dell'alba. 


Dr. Luiz Carlos B. Piazzetta
Erechim RS

O Arsenal de Veneza - L'Arsenale di Venezia



Em uma grande área industrial na zona nordeste de Veneza, no bairro ou sestiere di Castello, cercada por um alto muro de tijolos vermelhos. É o canteiro de obras do qual saiam os navios de guerra e mercantis que fizeram a fortuna e a grandeza de Veneza. A palavra arsenal deriva de darsina’a um vocábulo árabe que significa ao mesmo tempo estaleiro e canteiro de obras. Era no interior dessa estrutura industrial, portuária e militar que no período de maior produção chegou a contar com 16.000 operários especializados, que eram construídos e reparados as diversas embarcações militares e civis da Sereníssima Republica de Veneza. 



Foi fundado 1m 1104 pelo Doge Ordelaf Falier sobre duas pequenas ilhas conhecidas com “Gemelle”ou gêmeas. Foi continuamente sendo aumentado com o acréscimo de novas construções, atingindo seu ponto de maior esplendor nos séculos XIV e XVI, quando chegou a ocupar , protegido pelos muros e torres quadradas, quase um quinto da cidade. Era verdadeiramente uma cidade dentro da cidade. Os operários que ali trabalhavam eram chamados de “arsenalotti” e geralmente moravam em casas especialmente construídas entorno do muro. Nesses conglomerados também se desenvolviam muitas outras atividades artesanais de suporte que hoje podemos constatar nos nomes da ruelas. No arsenal se fabricava tudo que se possa imaginar para a construção dos navios de guerra e também aqueles mercantes, desde as cordas, velas, armamento, mas também os biscoitos que constituíam na ração básica para as tripulações. As embarcações saíam dali completamente prontas para o serviço. 




Se chegava ao Arsenale pela “Porta di Terra” ou pela Porta d’Acqua”. Esta última foi sendo aumentada gradativamente no decorrer dos séculos para dar passagem aos navios cada vez maiores que eram ali construídos. O núcleo mais antigo do Arsenale, chamado de “Arsena Vecchia”, situa-se no coração histórico do complexo e com muita probabilidade surgiu nos preparativos para a IV Cruzada, quando foi construída uma grande frota que em 1202 zarpou sob o comando do Doge Enrico Dandolo para a conquista de Constantinopla.

Foi restituído à cidade mas ainda sob controle da marinha militar italiana que ali construiu algumas importantes embarcações. 

Dr. Luiz Carlos B. Piazzetta
Erechim RS