Espaço destinado aos temas referentes principalmente ao Vêneto e a sua grande emigração. Iniciada no final do século XIX até a metade do século XX, este movimento durou quase cem anos e envolveu milhões de homens, mulheres e crianças que, naquele período difícil para toda a Itália, precisaram abandonar suas casas, seus familiares, seus amigos e a sua terra natal em busca de uma vida melhor em lugares desconhecidos do outro lado oceano. Contato com o autor luizcpiazzetta@gmail.com
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segunda-feira, 12 de março de 2018
San Marco il Patrono di Venezia e il suo Simbolo
Era l'828 d.C. quando la Repubblica di Venezia elevò San Marco come Patrono della Città, ecco che il leone alato diventò simbolo politico della Serenissima. E oggi è il logo indiscusso di Venezia.
Il Leone Marciano ha in Piazza San Marco la sua apoteosi, se ne contano ben quindici così collocati:
• 1 sulla Torre dell’Orologio
• 1 sull’Arcone centrale della Basilica
• 2 sul Campanile
• 1 sulla Porta della Carta assieme al Doge Foscari
• 1 nel Poggiolo di Palazzo Ducale con il Doge Gritti
• 1 nella Colonna posta sul Molo (verso Palazzo Ducale)
• 2 nella Piazzetta chiamata perciò detta dei “Leoncini”
• 4 sul sarcofago di Daniele Manin
• 2 sul cancello bronzeo della Loggetta del Campanile
IL SANTO A VENEZIA
Il 25 aprile è l'unica data rimasta per festeggiare questo Santo che è tutt’uno con la città di Venezia mentre anticamente nella Serenissima era festeggiato solennemente il 31 gennaio (dies translationis corporis) giorno dell'arrivo in città delle sante spoglie dopo l'avventuroso trafugamento da parte dei veneziani in Alessandria d'Egitto nell'anno 828 d.C.:
- Il 25 aprile (giorno del martirio e rinascita ultraterrena)
- Il 25 giugno (giorno del ritrovamento del Santo corpo)
Ritrovamento perché quando le reliquie arrivarono a Venezia fu subito eretta una chiesa in suo onore che nei secoli successivi fu più volte rifatta, sia nel 968 che nel 1094. Durante il susseguirsi dei lavori nella Basilica, si perse l'ubicazione delle reliquie e si racconta che al terzo rifacimento, il Doge Falier abbia indetto un lungo digiuno nella speranza, pregando, di ritrovarle. La leggenda vuole che durante queste preghiere si sia sgretolato un pilastro dal quale apparve un braccio di San Marco indicante l’ubicazione della sua sepoltura. Da quel momento le spoglie di San Marco furono collocate sotto l'altar maggiore, dove si trovano tuttora.
Dr. Luiz Carlos B. Piazzetta
Erechim RS
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