Dalla Trincea all'amore: La Vita di un Ex-Soldato Austriaco e L´Infermiera Italiana
Capitolo 1
Rodolfo Stägar aveva appena compiuto 19 anni ed era un giovane militare al servizio dell'esercito imperiale austro-ungarico da quasi un anno quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale il 29 luglio 1914. Di stanza nel quartiere generale, grazie alle sue eccellenti capacità fisiche, era stato addestrato per servire nell'infanteria di montagna, ma fu presto trasferito in una nuova brigata di cacciatori di montagna, chiamata in tedesco "Gebirgsjager". Quel giorno si trovava a presidiare una posizione di artiglieria leggera situata quasi sulla cima del Monte Pasubio, a oltre due mila metri di altitudine. Nell'oscurità del mattino successivo, durante il suo turno di guardia, i suoi pensieri lo trasportarono rapidamente alla casa paterna, ricordando brevemente la sua vita con la famiglia. Rodolfo era nato in una piccola proprietà rurale di montagna nell'attuale comune di Ortisei, nella provincia di Bolzano, chiamata all'epoca St. Ulrich (Sankt = Santo) in tedesco e Urtijëi in ladino, la lingua più antica del Tirolo. Figlio di padre austriaco di origine ladina e madre italiana di Cadore, nella vicina provincia di Belluno, Rodolfo parlava e scriveva perfettamente le tre lingue, insegnategli dalla madre, dal nonno e a scuola. Aveva due fratelli più piccoli, Lukas e Sebastian, rispettivamente di 13 e 8 anni, e due sorelle più grandi, Emma, di 25 anni, sposata e madre di due bambini, e Erica, di 22 anni, ancora single. Disturbato dal fragore dei cannoni sparati da una posizione italiana, i suoi compagni e lui si svegliarono ma tornarono a dormire quando Rodolfo, il sentinella, non diede l'allarme. Nonostante fosse piena estate, il freddo e la neve sull'alto Monte Pasubio non lo disturbavano particolarmente, abituato al clima rigido della sua città natale. Con i suoi compagni dormienti, il tempo passava lentamente e i suoi pensieri tornavano alla sua famiglia. Ricordava suo padre Gustav, ora 57enne, che aveva servito nell'esercito austriaco per tre lunghi anni prima di darlo congedo come caporale. Aveva incontrato sua madre Maddalena in una città vicina alla frontiera con l'Italia. Gustav, insieme a un amico, aveva conosciuto Maddalena durante un breve permesso a Cortina e Auronzo, viaggiando sulla moto di Gustav, un appassionato di meccanica. Dopo diversi incontri, Gustav e Maddalena si erano sposati. Mentre il sole sorgeva, Rodolfo si svegliò alla triste realtà della guerra e delle nuove notizie e ordini che arrivavano via telegrafo. La sua brigata doveva avanzare verso sud, vicino al Monte Grappa, a causa del successo austriaco, e Rodolfo presto si trovò coinvolto in un'azione di pattuglia che si trasformò in un violento scontro con le truppe francesi. Alla fine, gravemente ferito, fu catturato e trasportato a circa 80 kilometri in un ospedale militare italiano a Padova per le cure necessarie.
di Luiz Carlos B. Piazzetta
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